COMBATTIMENTO PER UNA IMMAGINE

di Vincenzo Sanfo

La poliedrica produzione di Rossella Pezzino de Geronimo fa di lei una delle voci più interessanti del panorama artistico contemporaneo e, in specie, paradigmatica esponente della Regione Sicilia.

La sua peculiare tecnica fotografica mette in opera degli scatti di profonda suggestione, generati da un progressivo sviluppo macroscopico della visuale che amplifica il rappresentato, creando opere a tutto campo. Dapprima ella si sofferma, con sguardo partecipativo e sensibile, sulle donne che vivono e lavorano nei paesi poveri. La sua indagine non si sostanzia unicamente nel riportare fedelmente la realtĆ , ma assurge a valenza simbolica finalizzata a rappresentare la condizione fisica ed emotiva dei soggetti scelti. Queste creature a piedi scalzi, con espressioni parlanti, sembrano agganciarsi direttamente alla terra, ne divengono esse stesse la linfa e portano sul capo le fatiche del lavoro. A colpo d’occhio i suoi scatti rimandano alla fotografia di reportage di Steve McCurry, il quale analogamente si sofferma sulle popolazioni autoctone dei paesi meno abbienti, ma ciò che colpisce nella produzione della nostra ĆØ l’indagine dell’emozione. Proprio in ragione della capacitĆ  introspettiva e dell’empatia trasmessa, la sua ricerca abbandona la documentazione del reale, seppur sempre sia connotata da una vis poetica, per proiettarsi verso una dimensione di più ampio respiro. Progressivamente infatti ella abbandona il ritratto per approdare al paesaggio. Una scelta però, che ancora una volta non risponde ad un criterio di natura verista, bensƬ ad un’analisi che si sposta dal particolare al generale. Ispirandosi alla grande tradizione di fotografia ambientale che affonda le sue radici nella produzione di Ansel Adams e di Franco Fontana, ella traspone la sua interioritĆ  anche dinanzi alla vastitĆ  degli elementi naturali. A seguito di un importante viaggio che la conduce in luoghi inaspettati, proiettandosi davanti alla potenza incontaminata e selvaggia, si lascia rapire dalla forza di ciò che osserva. Grandi distese, onde, deserti e lagune divengono i protagonisti della sua visione, definiti ā€œPaesaggi dell’animaā€, sono elementi nei quali il fruitore non può che perdersi, recuperando un dialogo con la propria spiritualitĆ . Progressivamente, precisamente in anni compresi tra il 2015 e il 2018, la sua indagine si impernia sui quattro elementi della natura: aria, acqua, terra e fuoco. Modificando le proprie abitudini di vita e quindi esponendosi in prima persona dinanzi alla vastitĆ  e imprevedibilitĆ  dell’ambiente, l’artista ha potuto cogliere e comprendere come sia il sentimento d’amore ad unire e legare indissolubilmente queste diverse componenti. A parere della nostra, infatti, esse rappresentano ā€œi mattoni della vitaā€. Sono proprio le forze di attrazione e repulsione a determinare l’interazione o l’allontanamento delle cellule costituenti la materia. ƈ mediante l’analisi di questi rapporti che la nostra perviene all’uso dell’olografia. La sua dimensione quindi si amplia, mettendo in opera lavori tridimensionali di carattere concettuale, nei quali vengono rappresentati scenari immaginifici, particelle e sfere, diretta allusione alle trasformazioni dell’universo, regolamentate da forze entropiche. Sono proprio i meccanismi di avvicinamento delle cellule a rimandare direttamente al sentimento di cui Rossella vuole documentare gli effetti e la potenza: l’amore. Il fruitore viene quindi chiamato ad una nuova riflessione, più profonda, che lo ponga in comunione con la propria interioritĆ . La sua poliedrica produzione la conduce progressivamente ad ampliare i suoi medium, giungendo infatti ad includere la videoarte. Realizza cosƬ un video tridimensionale nel quale viene analizzato il concetto utopico del mondo a cui l’artista anela, intitolato ā€œFuturoā€. Sempre a questa produzione appartiene ā€œL’uovo auricoā€ frutto di indagine sul suo tema cardine, i quattro elementi. Rilevante anche ricordare un recente ologramma sul sentimento amoroso, ā€œLa danza dell’amoreā€, inteso come un ballo ispirato alle azioni di corteggiamento delle gru giapponesi. I consueti gesti di avvicinamento, allontanamento e i primitivi sentimenti che muovono due giovani infatuati vengono da lei osservati e raccontati con inconsueta sensibilitĆ , divenendo una vera e propria ā€œcoreografia dell’emozioneā€. Da rammentare che per la realizzazione di questo video, l’artista realizzi l’ologramma mediante l’uso della telecamera, diversamente dagli altri eseguiti grazie al supporto del computer. Assecondando la sua propensione al rinnovamento, Rossella attualmente sta ragionando su un nuovo progetto che unisca indissolubilmente arte e olografia, ā€œutilizzando l’ologramma come elemento di amplificazione della realtĆ , trasformata in termini concettuali e astrattiā€. ƈ proprio da tali presupposti che nasce ā€œColore, calore, movimentoā€; in esso il legame tra arte e tecnologia viene aumentato e spinto fino a generare la creazione di sculture tridimensionali, avvolte in un affascinante gioco di materia luminosa, che abbacinano i sensi meravigliando lo spettatore. Un effetto analogo viene ottenuto anche attraverso l’utilizzo del medium fotografico. In una serie di recenti scatti, l’artista, immortalando rilievi montuosi con particolari insenature, osservati nel corso dei suoi viaggi, conferisce loro un particolare taglio e aggetto. Essi infatti sembrano fuoriuscire dalla superficie bidimensionale della fotografia per proiettarsi direttamente in quella del fruitore, divenendo vere e proprie sculture naturali. L’incessante sperimentazione, soggiacente ad un concetto per cui la vita ĆØ ā€œprogettoā€, la porta ad utilizzare la ā€œRealtĆ  Aumentataā€ come conseguenza di un lungo processo di elaborazione digitale. La sua futura idea creativa ĆØ quella di sovvertire il tradizionale rapporto tra osservatore e opera d’arte; laddove lo spazio vivrĆ  a seconda delle azioni del visitatore in esso. In tal modo, quindi, ognuno potrĆ  godere di una diversa esperienza sensoriale condotta attraverso oggetti resi interattivi con contenuti digitali, mediante l’uso di near- field communication e l’introduzione di sensori e videoproiezioni. Questo procedimento conferirĆ  un nuovo valore al riguardante, il quale diverrĆ  comprimario nella narrazione artistica. L’arte per Rossella corrisponde alla ā€œfunzione primaria del narrare, stupire ed emozionareā€, il suo obiettivo ĆØ infatti quello di lasciare una traccia di sĆ©, disegnando un passaggio riconoscibile, che sia espressione del rispetto del prossimo, della solidarietĆ  e dell’integrazione…e questa traccia rimane anche in noi come insegnamento da custodire e applicare in ogni momento del vivere quotidiano.