Rossella Pezzino de Geronimo e un’arte che non imita la vita ma è essa stessa vita.
di Daniele Radini Tedeschi
Rossella Pezzino de Geronimo, visual artist e fotografa, ha visto nella tecnologia il mezzo adeguato per far denudare le emozioni dell’anima. Dopo aver ottenuto il diploma presso l’Istituto Europeo di Fotografia, si cimenta ben presto in studi di settore a Brera e collabora con l’affermato fotografo Lionel Pasquon, diventandone l’assistente personale. Le sue prime opere si mostrano in apparenza reportage fotografici di viaggi, da lei effettuati, in Giappone, Etiopia, India e Birmania. Il potere dei ritratti di Rossella Pezzino nasce dalla verità e dalla purezza dei personaggi che sceglie perché immersi nel flusso esistente della vita. Questo aspetto la accomuna a due grandi maestri della ritrattistica, nonché instancabili viaggiatori, come lo statunitense Phil Borges e il britannico Jimmy Nelson, che da anni documentano con passione la vita delle popolazioni tribali di tutto il mondo, utilizzando il veicolo del “ritratto ambientale” per sollevare le problematiche delle popolazioni indigene e per diffonderne la loro conoscenza. Quello che potrebbe risultare limitato alla sfera documentarista è invece immerso a cogliere la forte valenza interiore sia dei personaggi immortalati che di sé stessa. Se la fotografia è proiezione verso l’esterno della personalità del suo autore, a maggior ragione lo sono queste immagini che rappresentano il punto di partenza verso un lungo percorso dialettico nato dall’urgenza di superare il dolore e l’angoscia. Per valicarli, l’autrice approda al paesaggio naturalistico, depurato da ogni riferimento riconoscibile così da collocarlo in una dimensione atemporale. Questo lavoro intento “a togliere” qualsivoglia presenza fisica e riconoscibile, pone al centro dell’attenzione la Natura che, colta in differenti dettagli isolati e decontestualizzati, appare sconfinata e mistica. Nelle sue recenti raccolte fotografiche “Le mie quattro radici” e “Colore Calore e Movimento”, si osservano grandi territori deserti e lagune, luoghi dove l’acqua e la terra dialogano fra loro contendendosi lo spazio. Nitidezza del segno, limpidezza e lucentezza del tono, è solo ciò che in parvenza si può notare. Il panorama è la nuova dimensione in cui la creatività dell’artista trova la sua ragion d’essere, spingendosi verso una vera e propria “Geografia Poetica”. Del resto, ripercorrendo la storia biografica dell’autrice quello che risalta subito è l’unione di due aspetti: l’artistico e quello imprenditoriale. Rossella Pezzino de Geronimo è infatti l’amministratore unico di Dusty, importante azienda italiana al servizio del miglioramento ambientale. Un